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Rassegna fiscale

Manovra, arriva il 'piano casa' per chi si sposta per lavorare
Corriere della Sera - Enrico Marro - 15


Per aiutare l'assunzione di lavoratori che devono cambiare residenza la prossima legge di Bilancio prevede un 'Piano casa'. Intanto non si placano le polemiche sul possibile aumento delle rendite catastali per chi ha usufruito del Superbonus. L'introduzione del Piano casa è articolato in due fasi: la prima, transitoria, per supportare fiscalmente le assunzioni di chi deve spostarsi e prendere una casa in affitto; la seconda, di carattere strutturale per favorire la costruzione di alloggi per i lavoratori da parte delle aziende, mettendo a disposizione aree del demanio e semplificando le procedure. Allo studio anche la possibilità di prevedere un fringe benefit per l'affitto sostenuto dai lavoratori. Già con la manovra 2024 tra le voci di spesa che le aziende possono rimborsare ai lavoratori sono state incluse quelle per l'affitto. Ma è chiaro che i 2 mila euro massimi del tetto dei fringe benefit esentasse non bastano. Si deve intervenire su questa voce o introdurre uno sgravio ad hoc. La legge di Bilancio 2025 potrà contare oltre che sull'aumento strutturale del gettito, sulle entrate attese dal concordato preventivo biennale e sul taglio delle agevolazioni.

Catasto, come cambiano i criteri di rivalutazione Per quali bonus valgono ?
Corriere della Sera - Gino Pagliuca - 15


L'obbligatorietà dell'invio della dichiarazione di 'variazione dello stato dei beni' per chi ha ottenuto il Superbonus è prevista dalla legge di Bilancio 2024 e va inoltrata entro 30 giorni dalla fine dei lavori. Finora questo obbligo è stato disatteso perché la norma non era chiara. Ciò che è chiaro, invece, è che la dichiarazione di variazione è obbligatoria quando, a seguito dei lavori, aumenta la volumetria e quando gli interventi apportino un aumento di pregio dell'immobile di almeno il 15%. E questo può essere il caso del Superbonus. La percentuale del 15% è indicata nel Dm m 1T 2006 e il suo computo è piuttosto intricato. Come anticipato, con il Superbonus il limite del 15% viene superato sensibilmente, per gli altri bonus occorre vedere: se non ci sono variazioni di superficie o di sagoma e se gli importi dei lavori sono relativamente modesti, la comunicazione non va inviata. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'Rendite catastali e 110%, 400 mila immobili sono a rischio aumenti' - pag. 2 e Italia Oggi: 'Catasto, le modifiche sprint' - pag. 27)

Nel 2023 le famiglie hanno perso l'1,5% del potere d'acquisto
Corriere della Sera - An.Duc. - 31


Nel 2023, a causa dell'inflazione, le famiglie italiane hanno perso l'1,5% del potere di acquisto. A certificarlo è l'Istat secondo la quale, lo scorso anno, la spesa media mensile delle famiglie si è attestata a 2.738 euro (+4,3%), rispetto ai 2.625 euro del 2022. L'incremento di spesa non è dovuto al miglioramento del tenore di vita ma all'inflazione al 5,9% che ha ridotto la spesa in termini reali delle famiglie appunto dell'1,5%. Il caro vita ha spinto le famiglie a risparmiare sugli acquisti di beni alimentari e a modificare le proprie abitudini di consumo. La propensione al risparmio delle famiglie ha registrato un calo del 6,3% rispetto al 2022. La riduzione dell'inflazione costituisce il principale obiettivo della Bce che proprio recentemente ha deciso di apportare un secondo taglio di 25 punti base al tasso di interesse sui depositi. A Francoforte ritengono che l'inflazione sia sulla traiettoria giusta e sulla buona strada per tornare all'obiettivo del 2% entro la fine del 2025.

Evasione Imu per 5 miliardi all'anno da case fantasma e mancati pagamenti
Il Sole 24 Ore - Gianni Trovati - 2


In Italia le tasse sul mattone si evadono in misura importante. Ammonta a 5 miliardi di euro l'evasione da Imu. Il valore fiscale degli immobili 'fantasma' ovvero degli immobili che sfuggono agli appuntamenti con la cassa arriva a 494 miliardi. Sono numeri che evidenziano quanto sia delicato il problema anche perché bastano pochi accenni sul tema da parte del ministro dell'Economia Giorgetti che subito sono nate tensioni nella maggioranza e proteste dalle opposizioni. Il responsabile di via XX Settembre, in realtà, si è limitato a rilanciare due dossier: una norma della scorsa manovra che prevede controlli sulle rendite catastali degli immobili ristrutturati con il Superbonus e la caccia agli immobili fantasma. In pratica due forme di lotta all'elusione (la prima) e all'evasione (la seconda) sul mattone. L'evasione è diffusa anche se con intensità diverse a seconda dei territori. Il tax gap maggiore si registra in Calabria dove raggiunge il 39,6% e in Campania dove si arriva al 33,5%. Al capo opposto troviamo l'Emilia-Romagna con tax gap all'11,1%.

Concordato, arriva la precompilata anche per la sanatoria
Il Sole 24 Ore - Marco Mobili, Gianni Trovati - 3


Arriva la sanatoria precompilata anche nel concordato fiscale. Da lunedì prossimo le partite Iva potranno trovare nel cassetto fiscale una tabella con i dati di base e il calcolo dell'imposta sostitutiva con cui si potranno sanare i conti con le Entrate relativi agli anni 2018-2022. I dati del ravvedimento speciale riservato a chi aderirà al concordato saranno in formato elaborabile e potranno quindi essere scaricati e utilizzati anche dal professionista che assiste il contribuente. Il tutto sarà completato da una Guida alla lettura per rendere più fruibile il tutto. Due gli obiettivi del Fisco. Il calcolo precompilato punta a rendere subito evidenti i vantaggi a chi aderisce al concordato. Inoltre, il fatto che i calcoli siano già predisposti e quindi pronti all'uso risponde al pressing dei commercialisti sulla proroga della scadenza del 31 ottobre, come ultimo giorno per aderire al concordato. In vista della manovra i numeri dei soggetti che aderiranno è importante perché sulla base delle adesioni si potrà determinare il gettito di entrate nelle casse dello Stato.

Crediti d'imposta R&S, ultima chiamata per il riversamento
Il Sole 24 Ore - Laura Ambrosi, Antonio Iorio - 33


Salvo proroga il prossimo 31 ottobre scade il termine per aderire alla 'sanatoria' ovvero per il riversamento agevolato dei crediti di imposta R&S. Interessati anche coloro che stanno ricevendo gli atti di recupero. Ed è proprio l'Agenzia delle Entrate a comunicare nei provvedimenti che è possibile avvalersi di questa sanatoria. Si tratta, però, di un istituto che non ha riscosso molto favore tra i contribuenti. Con il riversamento, disciplinato dall'art. 5 del Dl 146/2021, è possibile regolarizzare, senza sanzioni né interessi, gli 'indebiti' utilizzi in compensazione del credito d'imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo. La sanatoria, che prevede la presentazione di una istanza entro il prossimo 31 ottobre, consente il riversamento spontaneo dei crediti maturati dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024 e fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019 e utilizzati in compensazione fino al 22 ottobre 2021.

Concordato, i commercialisti rilanciano: proroga necessaria in base allo Statuto
Il Sole 24 Ore - Maria Carla De Cesari, Giovanni Parente - 34


Mentre l'Esecutivo lavora per rendere più agevole l'accesso al ravvedimento speciale, i commercialisti insistono per una proroga dei termini per il concordato preventivo biennale così da rendere più facili le decisioni a cui sono chiamati i propri assistiti. Con una lettera il presidente del Cndcec, Elbano de Nuccio ha chiesto di posticipare la scadenza del 31 ottobre per aderire al concordato fiscale da parte delle partite Iva. Per de Nuccio la necessità di uno slittamento trova conferma nello Statuto del contribuente. Il successo dell'operazione - dicono i commercialisti - richiede più tempo. Auspicano che l'Agenzia delle Entrate metta a disposizione dei colleghi strumenti volti a semplificare la raccolta e il recupero dei dati e delle informazioni dei contribuenti relativi alle precedenti annualità su cui si innesta, per i soli soggetti ISA, la possibilità di fruire della sanatoria dei redditi 2018-2022. Anche l'Unione dei giovani commercialisti ribadisce la necessità di un rinvio del termine. (Ved.anche Italia Oggi: 'Concordato fermo al 31/10' - pag. 30)

Sostitutiva pesante con perdite elevate
Il Sole 24 Ore - Lorenzo Pegorin, Gian Paolo Ranocchi - 34


Da una delle Faq dell'Agenzia delle Entrate si deduce che l'imposta sostitutiva sul reddito eccedente è poco conveniente per il concordato in caso di perdite d'imposta elevate scomputabili da periodi precedenti. Perdite elevate fanno pendere l'ago della bilancia a favore dell'imposta ordinaria ma i conti vanno fatti caso per caso e la convenienza dipende dall'entità delle variabili in gioco. Il tema, quindi, riguarda la scelta della modalità di tassazione del reddito concordato nel biennio 2024-2025. Ai fini del calcolo occorre in primis calcolare la parte di reddito d'impresa o di lavoro autonomo derivante dall'adesione al concordato che risulta eccedente rispetto al corrispondente reddito dichiarato nel periodo d'imposta antecedente a quello cui si riferisce la proposta. La parte eccedente dovrà essere assoggettata all'imposta sostitutiva che sarà del 10%, del 12% o del 15% a seconda del punteggio Isa. Sulla differenza tra il reddito derivante dalla proposta concordataria e la parte eccedente dovranno applicarsi le rettifiche di cui agli artt. 15 e 16 del decreto Cpb.

Extraprofitti, imponibile al vaglio della Consulta
Il Sole 24 Ore - Lorenzo Lodoli, Benedetto Santacroce - 35


Con l'ordinanza n. 2183/2024 la Cgt di primo grado di Messina ha deciso il rinvio alla Corte costituzionale del contributo di solidarietà 2023 sugli extraprofitti energetici per una supposta illegittimità della norma sia di tipo soggettivo che di calcolo della base imponibile. Si tratta del primo rinvio disposto da una corte di merito che colpisce il contributo di solidarietà previsto dalla manovra 2023. A presentare ricorso è stata una società che opera nel settore dei prodotti petroliferi che ha impugnato il silenzio-rifiuto all'istanza di rimborso che aveva presentato. La Corte ha sollevato la legittimità costituzionale della normativa in esame con riferimento agli articoli 3 e 53 della Costituzione ritenendola in contrasto con i principi di uguaglianza, di proporzionalità e ragionevolezza e di solidarietà contributiva.

Investimenti in rent to buy esclusi dal bonus 4.0
Il Sole 24 Ore - Luca Gaiani - 36


Nella risposta a interpello 198 diffusa ieri l'Agenzia delle Entrate afferma che gli investimenti mediante contratti rent to buy sono fuori dal bonus Industria 4.0, anche se è previsto un obbligo di acquisto da parte del locatario. Nel corso di durata della locazione, manca un possesso qualificato, mentre nel successivo momento di acquisizione della proprietà, il bene ha perduto il requisito di novità. La risposta sembra non considerare la possibile applicazione, nel caso, della rilevanza immediata della cessione prevista per le locazioni con clausola di trasferimento della proprietà vincolante per ambedue le parti. L'interpello 198 affronta il caso di una società che intende acquisire i beni strumentali con caratteristiche 4.0 utilizzando uno schema contrattuale che approssima il rent to buy, regolato, per il settore immobiliare, dal Dl 133/2014. (Ved. anche Italia Oggi: 'Credito 4.0: il rent to buy non è un investimento agevolabile' - pag. 28)

Bonus da 100 euro anche con part time e termine
Il Sole 24 Ore - Enzo De Fusco - 38


Con la circolare n. 19/E/2024 pubblicata ieri l'Agenzia delle Entrate fa il punto sulle modalità di applicazione del bonus Natale ovvero dell'indennità di 100 euro da corrispondere sulle tredicesime dei lavoratori dipendenti con un reddito annuo massimo di 28 mila euro. Ad essere interessati non sono solo i lavoratori con contratto a tempo indeterminato ma anche quelli con contratto a termine, i domestici ed i part-time sia verticale che orizzontale che ciclico. Sono esclusi i lavoratori assimilati ai dipendenti come ad esempio i collaboratori coordinati e continuativi. Il documento di prassi amministrativa dedica ampio spazio alla composizione del nucleo familiare che legittima la fruizione del bonus. Ne possono beneficiare i dipendenti con un tradizionale nucleo familiare con coniuge e almeno un figlio a carico. Il dipendente può far parte anche di un nucleo familiare monogenitoriale che si verifica quando: l'altro genitore è morto; l'altro genitore non ha riconosciuto il figlio nato fuori dal matrimonio; il figlio è stato adottato da un solo genitore oppure è stato affidato o affiliato a un solo genitore. (Ved. anche Italia Oggi: 'Il bonus Natale vale 0,27 euro al dì' - pag. 25)

Alla Onlus 110% per tutto il 2025
Italia Oggi - Fabrizio G.Poggiani - 28


L'Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 199/2024, ha fornito i chiarimenti sulle detrazioni fiscali per le organizzazioni senza scopo di lucro. I chiarimenti hanno riguardato in particolare il Superbonus in relazione alla installazione di un impianto fotovoltaico da parte di una Onlus. L'Agenzia ha precisato che fino al 31 dicembre 2025 la Onlus che esegue interventi di efficientamento su un immobile di categoria D/4 può fruire del Superbonus con l'aliquota massima del 110% e dello sconto in fattura per l'installazione di un impianto fotovoltaico applicando anche il regime specifico per la determinazione delle soglie di spesa. L'installazione su un edificio D/4 di un impianto fotovoltaico di 200 kW di potenza nominale con il Superbonus al 110% prevede un importo massimo agevolabile pari a 480 mila euro ovvero a 2.400 euro moltiplicati per i 200 kW di potenza.

Il concordato deve battere cassa
Italia Oggi - Andrea Bongi - 29


Nella risposta alla Faq n.1 fornita dall'Agenzia delle Entrate lo scorso 8 ottobre viene chiarito che i contribuenti che hanno optato per il concordato fiscale devono sempre passare alla cassa entro il prossimo 30 novembre. Anche se dalla dichiarazione dei redditi del periodo d'imposta 2023 non emergono importi da versare a titolo di acconto per il 2024, l'adesione al concordato preventivo biennale obbliga a versare almeno la maggiorazione del 10% prevista dall'art. 20 del Dlgs n. 13/2024. La maggiorazione è dovuta sulla differenza, se positiva, tra il reddito concordato e quello di impresa o di lavoro autonomo dichiarato per il periodo precedente, rettificato sulla base di quanto previsto dagli articoli 15 e 16 del decreto Cpb. Il contribuente è in ogni caso tenuto a versare a titolo di acconto la maggiorazione del 10% ai fini delle imposte sui redditi e quella del 3% ai fini Irap. Con le adesioni al concordato il Governo intende fare cassa in vista della prossima manovra economica.