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Novità fiscali

Nozione di mercato regolamentato rilevante nella normativa in materia di imposte sui redditi


L'Agenzia delle Entrate dedica la circolare n. 32/E del 23 dicembre 2020 alla nozione di mercato regolamentato in materia di imposte sui redditi e fornisce una serie di chiarimenti.
Il documento di prassi amministrativa fa una panoramica sulle diverse definizioni riportate nella circolare 24 giugno 1998 n. 165/E, nella circolare 26 ottobre 1999 n. 207/E e nella più recente circolare 16 giugno 2004 n. 26/E alla luce delle riforme che hanno interessato il mercato dei capitali italiano.



Nel definire i mercati regolamentati, ai fini fiscali, si fa riferimento a quelli autorizzati dalla Consob e a quelli riconosciuti dall'Esma. I mercati esteri, invece, possono essere riconosciuti dalla Consob sulla base di accordi stipulati con le corrispondenti autorità estere. Un mercato regolamentato di un Paese non appartenente all'Ocse non può qualificarsi come 'mercato regolamentato' ai fini fiscali interni. È stato sollevato il dubbio che a seguito del recepimento della direttiva Mifid l'introduzione della nuova definizione di 'mercato regolamentato' contenuta nel TUF consentirebbe di qualificare i mercati situati in Paesi non appartenenti all'Ocse come 'mercati regolamentati', in quanto gli stessi rispetterebbero tutti i requisiti richiesti da tale definizione. La circolare rammenta che la direttiva Mifid2, recepita nel nostro ordinamento nel 2018, ha introdotto una nuova categoria di sede di negoziazione, gli Organised Trading Facility (OTF), in modo da assicurare che tutti gli scambi che avvengono con modalità 'organizzate' siano condotti in sedi regolamentate, vigilate e pienamente trasparenti. Pertanto, nella definizione di sede di negoziazione del TUF rientrano attualmente i mercati regolamentati, i sistemi multilaterali di negoziazione (MTF) e i sistemi organizzati di negoziazione (OTF).



In merito alle caratteristiche dei mercati regolamentati esteri e dei sistemi multilaterali l'Agenzia conferma l'impostazione della bozza di circolare messa in pubblica consultazione fino allo scorso 14 settembre. Viene confermata la assimilazione dei MTF ai mercati regolamentati del TUF. L'elemento comune che caratterizza i mercati regolamentati in senso proprio e i sistemi multilaterali di negoziazione è rappresentato dal regolamento, ossia un insieme di regole predeterminate di negoziazione. Ai fini delle imposte sui redditi ciò che rileva è l'esistenza di regole definite per la formazione dei prezzi.

L'esistenza di 'prezzi ufficiali' consente di equiparare, ai fini delle imposte sui redditi, la nozione di sistema multilaterale di negoziazione a quella di mercato regolamentato. In entrambi i casi, infatti, il prezzo delle partecipazioni quotate o negoziate può essere stabilito sulla base di 'valori oggettivamente rilevabili'. L'equiparazione ai mercati regolamentati non può essere estesa anche ai sistemi organizzati di negoziazione (OTF). Ciò in quanto, mentre gli MTF sono caratterizzati da regole non discrezionali di interazione degli interessi di negoziazione, gli OTF sono caratterizzati dalla discrezionalità delle scelte del gestore.
Il documento di prassi amministrativa evidenzia casi particolari nei quali l'assimilazione tra mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione non può essere prevista, come nel caso delle agevolazioni fiscali in favore delle start up innovative che sono poi state estese anche alle PMI innovative. Nel caso delle start up innovative è la norma stessa che le esclude dagli incentivi fiscali se le azioni sono quotate oltre che nei mercati regolamentati anche nei MTF. Per quanto concerne, viceversa, le PMI, esse si considerano innovative a condizione che le loro azioni non siano 'quotate in un mercato regolamentato'. A differenza delle start up, le PMI si considerano innovative anche se le loro azioni sono quotate in un MTF, con la conseguenza che dette società possono fruire anche della disciplina fiscale di natura agevolativa. È evidente che questo è un caso in cui l'equiparazione tra MTF e mercato regolamentati non può operare. La quotazione delle azioni di tali imprese in un sistema multilaterale di negoziazione non fa venir meno la qualificazione di PMI innovative. Considerando che l'evoluzione dei mercati è avvenuta in un rilevante intervallo di tempo i contribuenti possono aver fatto legittimo affidamento nella definizione di mercati regolamentati contenuta nei precedenti documenti di prassi. Al riguardo, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, dello Statuto del contribuente non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente.



(Vedi circolare n. 32 del 2020)